Come piantare e curare i bulbi di tulipano

Ideali per creare pittoriche ed espressive macchie di colore, ora accese, ora tenui, per rallegrare e ingentilire giardini e aiuole, i tulipani sono un fiore di incantevole ed elegante bellezza, pieni di buonumore e poesia. La varietà di forme, colori e altezze è enorme ed è in grado di soddisfare ogni fantasia creativa e ogni necessità giardiniera. Ma quando si piantano? E come? Andiamo a scoprirlo.

Quando si piantano i bulbi di tulipano?

I tulipani sono bulbi a fioritura primaverile. Si piantano perciò in autunno, dalla seconda metà di ottobre sino a fine novembre-primi di dicembre, a seconda del clima e della zona (il tulipano è originario delle regioni della Cina settentrionale e centrale, dove le estati sono miti e secche e gli inverni freddi). L’importante è porli a dimora prima del freddo intenso e delle gelate.

Il bulbo che pianti, infatti, è l’organo di sopravvivenza della pianta: si può fare anche la riproduzione da seme, ma è un metodo molto lento, occorrono anni prima che cresca a sufficienza per fiorire. La sopravvivenza e la moltiplicazione del tulipano è assicurata dal bulbo, che fa rispuntare ogni anno la pianta e genera i bulbilli. Il tulipano è, infatti, dal punto di vista biologico, una geofita (o criptofita): le sue gemme sono inserite all’interno del bulbo e sono protette dal terreno in cui il bulbo è posto. Il bulbo è un organo ipogeo (cioè sotterraneo) di accumulo e riserva: durante il periodo di quiescenza forma e conserva le riserve alimentari, nutritive e idriche per la primavera successiva, in vista della stagione vegetativa, quando la pianta spunterà dal terreno. Il lavoro del bulbo, organo di provvista che annualmente produce nuovi fusti, foglie e fiori, assicura quindi, la fioritura e, più importante, la sopravvivenza della specie.

Ecco perché è essenziale piantare il tulipano prima che vada a riposo e, anche, annaffiarlo finché non arriva il gelo: ha il tempo per attecchire, nutrirsi e  rinforzarsi, per garantirsi e proteggere la sua vitalità e assicurarsi la fioritura.

Il fatto che il tulipano sia una bulbosa geofita spiega anche perché i bulbi forzati, cresciuti in condizioni che ne stimolano la fioritura in periodi diversi dal proprio, con tanta frequenza seccano e vengono, quindi, purtroppo gettati: perché non è avvenuta la naturale rigenerazione del bulbo per il ciclo vegetativo seguente.

Il terreno ideale per piantare i bulbi di tulipano

Il tulipano ama il terreno fertile, nutriente, fresco e leggero e ben drenato. Perciò se il tuo terreno è argilloso e pesante, aggiungi ghiaia o sabbia di fiume e terriccio comune, e meglio ancora della torba, perché diventi friabile e soprattutto permeabile. Non sopporta, infatti, gli eccessi di umidità. Se il tuo terreno è poco fertile, miglioralo con un buon concime organico (lo stallatico o del compost, oppure del letame maturo).

Il tulipano ama il sole

Il tulipano va posto in pieno sole e lontano dai venti forti. La posizione soleggiata previene l’insorgere di marciumi e muffe e permette di ottenere fioriture abbondanti. La forte esposizione al sole, inoltre, contribuisce a far seccare dopo l’appassimento dei calici la parte aerea più velocemente e uniformemente, in modo da poter estrarre i bulbi prima dell’arrivo dell’estate (il tulipano ama la primavera fresca, piovosa il giusto e lunga, ma non l’estate troppo calda).

Se non hai la possibilità di metterlo in pieno sole ma solo in una posizione parzialmente ombreggiata, assicurati che abbia un certo numero di ore di sole: almeno 5 o 6 di luce diretta.

Piantare i tulipani in piena terra

Per piantare i tulipani in piena terra inizia lavorando bene il terreno, vangandolo per almeno 20 centimetri (l’ideale è 35/40) in profondità. Togli tutti i resti di radici d’erba e di vecchie piante che trovi. Per migliorare il drenaggio, aggiungi della sabbia oppure della ghiaia.

Dopo aver vangato e dissodato il terreno, hai due possibilità. Puoi fare una buca unica in cui andrai a disporre i bulbi secondo la geometria che preferisci. Ricoprirai poi i bulbi gettandovi la terra sopra delicatamente, per non spostarli o danneggiarli, e compattandola leggermente passando sopra l’area di impianto il retro di un rastrello. Oppure, dopo aver passato il rastrello per uniformare la superficie e livellarla, disponi i bulbi appoggiandoli sul terreno: li metterai a dimora uno a uno singolarmente, usando la paletta oppure un attrezzo apposito il piantabulbi. Copri con la terra e premila bene per farla aderire a ciascun bulbo.

Per quanto riguarda la profondità di piantagione, i tulipani richiedono una buca profonda 4 volte la loro altezza (in media intorno ai 15 centimetri). L’apice appuntito deve essere rivolto verso l’alto. Per quanto riguarda la distanza di piantagione, i tulipani botanici o bassi vanno posti a intervalli di circa 10 centimetri l’uno dall’altro, gli ibridi e quelli alti vanno a intervalli di 15/20 centimetri.

Piantare i tulipani in vaso

I tulipani possono essere coltivati anche in recipienti: piantali in vasi, vasche, fioriere e contenitori riempiti da una miscela di terriccio misto da rinvaso e ghiaia. Sul fondo metti del materiale di drenaggio, come argilla espansa, cocci oppure piccoli sassi, in modo da evitare il ristagno.

I tulipani in vaso ravvivano spazi come patii, balconi e davanzali delle finestre. Tra le varietà più adatte al vaso troviamo i Tulipa purissima (bianco-crema), Cape Cod e Ballerina.

La coltura in vaso riesce molto bene se si rispettano alcune semplici regole fondamentali: vanno piantati alla profondità giusta, ovvero, questa volta, il doppio dell’altezza del bulbo, usando un terriccio di ottima qualità, meglio se addizionato di stallatico o altro materiale organico ricco di nutrienti e concimandoli durante il periodo di vegetazione. In questa maniera il tulipano crescerà forte e sano e potrai godere della sua fioritura per diversi anni.

Quanto annaffiare

Devi annaffiare al momento dell’impianto. Dopodiché basta la pioggia della stagione. Tuttavia, se l’inverno è secco, annaffia ogni 8/10 giorni sospendendo le annaffiature all’arrivo del gelo. 

Concimazioni

I tulipani vanno concimati con un fertilizzante liquido (che viene assorbito rapidamente) per piante fiorite quando spuntano le foglie 2/3 volte prima che sbocci il fiore. Dopo la fioritura, vanno concimati ogni 7/8 giorni per 3/4 volte.

I tulipani dopo la fioritura, quando appassiscono

Finita la fioritura, dopo che le foglie appassiscono e ingialliscono fino a seccarsi, è meglio estirpare i bulbi, conservarli al riparo e ripiantarli in autunno. Non tagliare mai le foglie prima che si siano seccate da sole: se lo fai, privi il bulbo di una parte importante del suo ciclo vitale compromettendone la riuscita (e la sopravvivenza) nell’anno successivo.

Ci sono alcune specie, però, che, se lasciate nel terreno, rigermoglieranno per diversi anni: è il caso dei tulipani del gruppo Kaufmanniana (Gruppo 12), o dei tulipani Greigii (Gruppo 14) o i Fosteriana (Gruppo 13), particolarmente adatti alla naturalizzazione. Questi ultimi, tra l’altro, sono ideali per giardini rocciosi, vasi o vicino ai contorni delle bordure delle aiuole.

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