Per san Valentino primavera non è, ma è vicino

Il 14 febbraio è san Valentino e, come recita il proverbio, per san Valentino la primavera si trova vicino: ancora una manciata di giorni sul calendario e arriverà marzo. Qual è l’origine di questo detto popolare?

Gli antichi Romani celebravano il ciclo della natura, da cui derivava anche la loro concezione del tempo. Ad ogni passaggio da una stagione all’altra erano previsti feste e riti, dedicati alla divinità protettrice di riferimento.
Febbraio era considerato il mese della rinascita, durante il quale tutta la natura inizia a risvegliarsi, perciò a partire dal quarto secolo a.C. e fino all’epoca imperiale, a metà febbraio venivano celebrati i Lupercali (i Lupercalia), in onore di Luperco, dio latino inizialmente identificato con il Lupo sacro dedicato a Marte. Luperco divenne poi un appellativo attribuito al dio Fauno (Faunus Lupercus), protettore delle greggi e della loro fertilità, e infine identificò il corrispondente latino del dio greco Pan, protettore della pastorizia, delle selve, dei boschi e della natura in generale.
Durante i Lupercali venivano elevati sacrifici e preghiere alla divinità, affinché tenesse lontani i lupi dalle greggi e dai campi. Il compito era affidato a giovani vestiti di pelle di capra, i sacerdoti dell’ordine dei Lupercali. I riti propiziatori si celebravano davanti al Lupercale, la grotta sacra ai piedi del Germalo, che, secondo la leggenda, era la grotta in cui la lupa aveva allattato Romolo e Remo e all’ombra del cui fico Faustolo li rinvenne.
Per sostituire i Lupercalia il pontefice Gelasio I istituì nel 496 la festa di san Valentino.

Il proverbio affonda le sue radici nel culto romano. Fino alla riforma di Cesare il calendario in vigore era quello di Numa Pompilio. L’anno durava 355 giorni, con una differenza di 10 giorni e mezzo. Perciò i giorni tra il 13 e il 15 febbraio durante i quali si celebrava la festa corrispondevano al periodo tra il 23 e il 25 febbraio. E quello era il momento in cui la stagione fredda invernale, coi suoi rigori, era ormai distante e si avvicinava la primavera. A fine febbraio l’arrivo della bella stagione era ormai nell’aria. Il risveglio della natura, il canto degli uccelli che preannunciava le covate imminenti, il maggior soleggiamento annunciavano il passaggio alla nuova stagione ed ecco perché il proverbio: a san Valentino la primavera è vicino.
C’è anche un altro detto popolare associato al 14 febbraio: per san Valentino fiorisce lo spino. Vale per le regioni più temperate, perché qui, dove il clima è freddo, fiori sugli arbusti da siepe e selvatici ancora non se ne vedono.

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